🎯 Come funziona Impromptu Networking

Livello di difficoltà: Facile ★☆☆ 

Durata: 20 minuti

Numero di partecipanti: illimitato

Scopo principale di Impromptu Networking

  • Creare rapidamente connessioni significative tra i partecipanti e far emergere le sfide più rilevanti per il gruppo.

Situazioni ideali per Impromptu Networking

  • All’inizio di workshop o riunioni.
  • Per rompere il ghiaccio in modo produttivo.
  • Quando serve attivare rapidamente l’energia del gruppo.
  • Per far emergere temi e sfide comuni.

Risultati attesi

  • Connessioni immediate tra i partecipanti.
  • Identificazione rapida delle sfide chiave.
  • Maggiore coinvolgimento di tutti i presenti.

🙋 Domanda generativa

“Quale grande sfida porti a questo incontro? Cosa speri di ricevere e dare a questo gruppo?”

Esempi di domande generative per Impromptu Networking

  • Per team aziendali: “Quale sfida del tuo ruolo vorresti affrontare oggi?”
  • Per progetti: “Quale ostacolo vedi nel raggiungimento dei nostri obiettivi?”
  • Per innovazione: “Quale intuizione vorresti verificare con il gruppo?”

🏖️ Preparazione di Impromptu Networking

Setting

  • Spazio aperto senza ostacoli.
  • I partecipanti devono potersi muovere liberamente.
  • Disposizione: in piedi, senza sedie o tavoli.

Materiali necessari

  • Campanello o timer per segnare i turni.
  • Badge nominativi (opzionali).

Adattamenti per facilitare Impromptu Networking da remoto

  • Utilizzare breakout rooms per le coppie.
  • Timer condiviso sullo schermo.
  • Sistema di rotazione automatica delle stanze.

⏳ Tempi e fasi di Impromptu Networking

  • [2 min] Fase di apertura
    • Presentare le domande.
    • Spiegare il formato delle interazioni.
  • [15 min] Tre turni di conversazione
    • Ogni round: 4-5 minuti totali.
    • 2 minuti per persona.
    • Cambio partner ad ogni round.
  • [3 min] Chiusura
    • Breve riflessione individuale.
    • Eventuale condivisione di pattern emersi.

💥 Consigli pratici ed errori da evitare con Impromptu Networking

Best practice

  • Usare domande aperte ma non troppo ampie.
  • Incoraggiare l’incontro tra persone che non si conoscono.
  • Mantenere il ritmo vivace.

Errori da evitare

  • Permettere conversazioni troppo lunghe.
  • Saltare uno dei tre round.
  • Forzare la condivisione delle conversazioni in plenaria.

Gestione criticità

  • Partecipanti timidi: incoraggiare gentilmente la partecipazione.
  • Gruppi dispari: creare un trio per il round.
  • Conversazioni che si prolungano: utilizzare segnali sonori chiari.