🎯 Come funziona Ecocycle Planning

Livello di difficoltà: Intermedio ★★☆ 

Durata: 100 minuti

Numero di partecipanti: illimitati

Scopo principale di Ecocycle Planning

  • Identificare colli di bottiglia che ostacolano le performance.
  • Stabilire priorità strategiche con il coinvolgimento di tutti.
  • Bilanciare il portfolio di attività attraverso le diverse fasi di sviluppo.

Situazioni ideali per Ecocycle Planning

  • Quando serve valutare un insieme complesso di progetti o iniziative.
  • Per bilanciare le risorse tra diverse attività strategiche.
  • Durante la revisione del portfolio di servizi o prodotti.
  • Quando è necessario decidere quali attività terminare per far spazio al nuovo.

Risultati attesi

  • Visione completa delle attività organizzative.
  • Piano d’azione condiviso per ogni fase di sviluppo.

Identificazione di risorse da liberare e opportunità da cogliere.

🙋 Domanda generativa

Formula base

  • “Come possiamo organizzare e prioritizzare le nostre attività attuali considerando le quattro fasi di sviluppo: nascita, maturità, distruzione creativa e rinnovamento?”

Esempi concreti

  • “Quali dei nostri servizi sono maturi e quali necessitano di rinnovamento?”
  • “Come bilanciare le linee di prodotto dopo un’acquisizione?”
  • “Quali attività devono terminare per far spazio al nuovo?”

🏖️ Preparazione di Ecocycle Planning

Setting

  • Sala con parete libera.
  • Spazio aperto per i partecipanti.
  • Sedie disposte in gruppi da 4.

Materiali necessari

  • Mappa Ecocycle vuota per ogni partecipante.
  • Versione grande della mappa da appendere al muro.
  • Post-it per le attività.

Adattamenti per facilitare Ecocycle Planning da remoto

  • Limitare il numero di partecipanti a 12-15 per sessione.
  • Piattaforma di videoconferenza con breakout rooms.
  • Lavagna digitale collaborativa.
  • Template Ecocycle preimpostato sulla lavagna virtuale.
  • Sistema di votazione digitale per il consenso.
  • Predisporre aree dedicate sulla lavagna per ogni gruppo.
  • Fornire accesso anticipato ai partecipanti per familiarizzare con gli strumenti
  • Preparare istruzioni visive chiare per ogni fase.
  • Alternare modalità di interazione (vocale, scritta, visiva).
  • Prevedere momenti di check-in emotivo.

⏳ Tempi e fasi di Ecocycle Planning

  • [10 min] Introduzione all’Ecocycle
    • presentare il concetto di Ecocycle e le quattro fasi.
    • spiegare il significato di ogni quadrante della mappa.
    • mostrare esempi concreti di attività in ogni fase.
    • distribuire materiali e template.
  • [10 min] Riflessione individuale
    • ogni partecipante elenca 10-15 attività/iniziative attuali.
    • identificazione delle attività “bloccate” nella trappola della povertà o del successo.
  • [15 min] Lavoro in coppie
    • condivisione delle liste individuali.
    • discussione e confronto sui posizionamenti.
    • identificazione di pattern comuni.
    • prima bozza di mappa condivisa.
  • [20 min] Convergenza in piccoli gruppi
    • consolidamento delle mappe.
    • discussione delle divergenze.
    • convergenza su una mappa di gruppo.
  • [15 min] Creazione della mappa collettiva
    • trasferimento delle attività sulla mappa comune.
    • utilizzo di post-it di colori diversi per ogni fase.
    • identificazione visiva dei cluster.
    • discussione dei pattern emergenti.
  • [20 min] Elaborazione di un piano d’azione
    • identificazione delle 3 azioni concrete per quadrante, per:
      • liberare risorse dalle attività mature.
      • supportare le iniziative nascenti.
      • gestire le attività in fase di declino.
      • nutrire le innovazioni emergenti.
  • [10 min] Conclusione e prossimi passi
    • assegnazione di responsabilità specifiche.
    • definizione timeline per le azioni prioritarie.
    • pianificazione follow-up.
    • documentazione decisioni chiave.

💥 Consigli pratici ed errori da evitare con Ecocycle Planning

Best practice

  • Iniziare con un programma semplice e tangibile.
  • Includere prospettive sia interne che esterne.
  • Essere chiari sul dominio delle attività considerate.

Errori da evitare

  • Non partire con l’intero portfolio di strategie di mercato.
  • Evitare criteri troppo rigidi per i quadranti.
  • Non trascurare l’importanza di tutte le fasi del ciclo.

Gestione criticità

  • Includere anche le relazioni con clienti/fornitori.
  • Utilizzare in modalità virtuale con lavagne condivise.

Combinare con altre strutture come Panarchy, TRIZ o Open Space.