🎯 Come funziona User Experience Fishbowl

Livello di difficoltà: Intermedio ★★☆ 

Durata: 35-70 minuti

Numero di partecipanti: da 10 a 70 persone

Scopo principale di User Experience Fishbowl

User Experience Fishbowl permette a un piccolo gruppo di persone con esperienza diretta sul campo di condividere le proprie conoscenze con una comunità più ampia, favorendo comprensione, creatività e adozione di nuove pratiche.

Situazioni ideali per User Experience Fishbowl

  • Trasferimento di conoscenze pratiche tra team.
  • Condivisione di esperienze pilota.
  • Comprendere il punto di vista degli early adopters.
  • Discussione di casi complessi tra esperti e principianti.

Risultati attesi

  • Trasferimento rapido di esperienze pratiche tra chi ha già sperimentato e chi deve ancora iniziare.
  • Emersione di pattern e best practice da esperienze concrete.
  • Creazione di connessioni dirette tra esperti e principianti.
  • Abbattimento delle barriere comunicative tra diversi livelli organizzativi.
  • Raccolta di insights da early adopter e innovatori.
  • Sviluppo di capacità di storytelling e pattern-finding.
  • Comprensione simultanea di domande e risposte su nuove iniziative da parte di tutti i partecipanti.

🙋 Domanda generativa

Formula base

  • “Quali sono le vostre esperienze concrete – positive e negative – nell’implementazione di (tema specifico)?”

Esempi concreti

  • “Quali sfide e successi avete incontrato nell’adozione del nuovo sistema CRM?”
  • “Come avete gestito il passaggio al lavoro ibrido nel vostro team?”
  • “Quali lezioni avete appreso durante la riorganizzazione del processo produttivo?”

🏖️ Preparazione di User Experience Fishbowl

Setting

  • Disposizione a cerchi concentrici.
  • Cerchio interno: 3-7 sedie per gli esperti, con esperienza diretta.
  • Cerchio esterno: gruppi di 3-4 sedie per gli osservatori.
  • Microfoni se il gruppo supera i 30-40 partecipanti.

Materiali necessari

  • Sedie disposte in cerchi concentrici.
  • Spazio sufficiente per muoversi tra i cerchi.
  • Lavagna a fogli mobili o whiteboard per annotare punti chiave.
  • Post-it e pennarelli per i gruppi esterni.
  • In caso di gruppi numerosi (>30 persone): sistema audio con microfoni wireless per il cerchio interno.

Adattamenti per facilitare User Experience Fishbowl da remoto

  • Creare una breakout room principale per il cerchio interno
  • Organizzare breakout rooms più piccole per i gruppi esterni
  • Alternare tra vista principale e breakout rooms
  • Attivare la funzione “pinning” dei video dei partecipanti del cerchio interno
  • Limitare il cerchio interno a 4-5 persone per mantenere una conversazione fluida
  • Lavagne virtuali per la raccolta delle osservazioni.
  • Documenti collaborativi per il debriefing.
  • Sistema di votazione online per prioritizzare le domande.
  • Timer condiviso sullo schermo.

⏳ Tempi e fasi di User Experience Fishbowl

  • [2 min] Introduzione
    • spiegare la configurazione e le regole del gioco.
  • [10/25 min] Conversazione del cerchio interno
    • dialogo informale tra gli esperti, con condivisione di esperienze concrete.
  • [5 min] Osservazione e domande
    • ogni gruppo esterno discute brevemente quanto osservato.
    • un membro per gruppo annota le domande su post-it.
    • le domande vengono raccolte tutte insieme prima di riprendere il dialogo.
    • il facilitatore raggruppa le domande per temi comuni.
  • [10/25 min] Interazione tra i cerchi
    • dialogo (domande e risposte) tra cerchio interno ed cerchio esterno.
    • discussione aperta.
  • [8 min] Conclusione

💥 Consigli pratici ed errori da evitare con User Experience Fishbowl

Best practice

  • Selezionare partecipanti con esperienza diretta per il cerchio interno.
  • Incoraggiare la condivisione di esempi concreti, non di opinioni.
  • Mantenere un tono informale e conversazionale.
  • Combinare con altre Liberating Structures come Improv Prototyping o 25/10 Crowd Sourcing.
  • Aggiungere una sedia vuota nel cerchio interno per invitare alla partecipazione spontanea.

Errori da evitare

  • Permettere presentazioni formali invece di conversazioni.
  • Ignorare la regola “parlare tra loro, non al pubblico”.
  • Dimenticare di raccogliere tutte le domande prima della ripresa del dialogo.

Gestione criticità

  • Se la conversazione nel cerchio interno divaga, orientarla nuovamente con domande mirate.
  • Ricordare gentilmente le regole del formato.
  • Invitare a condividere esempi specifici più che opinioni.
  • In caso di domande aggressive o giudicanti, facilitare la formulazione di domande costruttive.