🎯 Come funziona Open Space Technology (OST)
Livello di difficoltà: Intermedio ★★☆
Durata: da 90 minuti a una giornata
Numero di partecipanti: da 10 persone in su
Scopo principale di Open Space Technology
L’Open Space Technology è una potente struttura che permette di affrontare sfide complesse attraverso l’auto-organizzazione e la leadership diffusa. Il suo scopo è quello di liberare la creatività e la capacità di auto-organizzazione dei gruppi per affrontare sfide complesse che richiedono l’intelligenza collettiva.
Situazioni ideali per Open Space Technology
- Quando nessuno ha la risposta definitiva a una sfida.
- Per coinvolgere gruppi diversificati con prospettive multiple.
- In situazioni che richiedono innovazione e impegno collettivo.
Risultati attesi
- Chiarezza sulle necessità reciproche tra funzioni aziendali.
- Risposte non ambigue alle richieste di supporto.
- Mappatura delle interdipendenze tra reparti.
- Identificazione di aree di miglioramento nella collaborazione.
- Riduzione delle incomprensioni tra silos organizzativi.
- Ripristino di connessioni interrotte tra team.
- Passaggio da un approccio basato sulle lamentele a uno costruttivo basato su richieste concrete.
I 4 principi di Open Space Technology
1. “Chiunque arrivi è la persona giusta!”
- non importa il numero o il ruolo delle persone presenti.
- chi partecipa lo fa per passione e interesse genuino.
- la partecipazione volontaria è garanzia di impegno e del valore dei contributi.
2. “Qualunque cosa accada è l’unica che poteva accadere!”
- accettare gli eventi come si presentano.
- concentrarsi sul presente e sulle possibilità che emergono.
- lasciar andare le aspettative predefinite.
3. “Quando comincia è il momento giusto!”
- la creatività non segue orari rigidi.
- l’energia del gruppo determina i tempi naturali.
- valorizzare la spontaneità dei contributi.
4. “Quando è finita, è finita!”
- rispettare i tempi naturali delle discussioni.
- dare priorità alla qualità del lavoro piuttosto che agli orari.
- concludere quando gli obiettivi sono raggiunti.
La Legge dei due Piedi
“In qualsiasi momento se senti che non stai contribuendo alla sessione, spostati senti di poter essere più utile. Non è mancanza di rispetto lasciare una discussione per unirsi a un’altra.”
- incoraggia la partecipazione attiva e consapevole.
- facilita la circolazione di idee e prospettive.
- ottimizza l’uso del tempo e delle energie dei partecipanti.
🙋 Domanda generativa
Formula base
- “Come possiamo [obiettivo desiderato] attraverso [approccio/risorsa] per [beneficio atteso]?”
Esempi concreti
- “Come possiamo migliorare la collaborazione tra i dipartimenti per aumentare la capacità di rispondere rapidamente al mercato ?”
- “Come possiamo innovare i nostri servizi per soddisfare meglio i clienti?”
🏖️ Preparazione di Open Space Technology
Setting
- Spazio ampio con sedie disposte in cerchi concentrici.
- Pareti libere per appendere l’agenda.
Materiali necessari
- Lavagne a fogli mobili.
- Pennarelli e post-it (o cartoncini).
- Agenda vuota da compilare.
- Microfoni per gruppi oltre 40 persone.
Adattamenti per facilitare Open Space Technology da remoto
- Utilizzo di piattaforme di videoconferenza con funzionalità di breakout rooms.
- Lavagne digitali collaborative per la creazione dell’agenda.
- Canali di comunicazione dedicati per ogni sessione tematica.
- Canale “no-topic” per momenti di pausa.
- Canale “break” per le pause strutturate.
- Mantenere sessioni più brevi per evitare l’affaticamento digitale.
- Permettere ai partecipanti di scegliere liberamente le stanze.
- Facilitare la documentazione in tempo reale attraverso strumenti collaborativi.
- Creare una bacheca virtuale per condividere i risultati.
- Permettere la consultazione asincrona dei materiali prodotti.
- Riunire tutti nel canale principale per la condivisione finale.
Facilitare la creazione di connessioni per collaborazioni future.
⏳ Tempi e fasi di Open Space Technology
- [15 min] Apertura del cerchio
- accoglienza e presentazione del tema centrale.
- spiegazione dei principi e della “Legge dei due piedi”.
- [30 min] Creazione dell’agenda
- i partecipanti propongono sessioni parallele attorno al tema centrale.
- organizzazione degli slot temporali e degli spazi.
- [30 min] Sessioni di lavoro
- i gruppi si auto-organizzano.
- il lavoro dei gruppi viene documentato.
- chi partecipa può scegliere liberamente come spostarsi tra le sessioni.
- [15 min] Chiusura
- presentazione dei contributi.
Si possono prevedere più sessioni consecutive, a seconda del tempo a disposizione. In tal caso la fase di creazione dell’agenda durerà più a lungo e l’agenda prevederà più sessioni parallele consecutive.
💥 Consigli pratici ed errori da evitare con Open Space Technology
Best practice
- Creare un’atmosfera accogliente e informale.
- Garantire la documentazione immediata di tutte le sessioni.
- Facilitare senza controllare.
- Incoraggiare la rotazione tra i gruppi.
- Valorizzare anche i contributi dei gruppi più piccoli.
Errori da evitare
- Imporre un’agenda predefinita.
- Limitare la libertà di movimento dei partecipanti.
- Cercare di controllare troppo il processo.
Gestione criticità
- Monitorare che i gruppi mantengano il focus senza controllarli eccessivamente..
- Intervenire con discrezione se qualche gruppo si blocca o devia troppo.
- Nominare un responsabile della documentazione per gruppo.
- Richiamare ai principi quando necessario.