🎯 Come funziona Talking with Pixies
Livello di difficoltà: Intermedio ★★☆
Durata: 20 minuti
Numero di partecipanti: gruppi di 3 persone
Scopo principale di Talking with Pixies
Portare alla luce le voci interiori contrastanti che influenzano il nostro percorso verso gli obiettivi, permettendo di riconoscere sia le resistenze che le spinte al cambiamento.
Situazioni ideali per Talking with Pixies
- Coaching individuale e di gruppo.
- Sessioni di sviluppo personale.
- Superamento dei blocchi decisionali.
- Esplorazione delle resistenze al cambiamento.
Risultati attesi
- Maggiore comprensione dei dialoghi interni che influenzano le nostre decisioni.
- Riconoscimento delle resistenze al cambiamento.
- Creazione di un ambiente sicuro per esplorare dubbi e aspirazioni.
- Rafforzamento della fiducia tra i membri del gruppo.
- Sviluppo di strategie più efficaci per implementare il cambiamento.
🙋 Domanda generativa
Formula base
- “Se non intraprendo questo cambiamento ora, quali opportunità potrei rimpiangere tra 5 anni?”
- “Quali risorse inaspettate potrei scoprire in me stesso affrontando questa sfida?”
- “Come cambierebbe la mia prospettiva professionale se superassi questa resistenza?”
Esempi concreti
- “Sono troppo senior per cambiare ruolo?”
- “Perché rischiare cambiando, se abbiamo sempre fatto così?”
- “Quali nuove possibilità di crescita si aprirebbero per il team se scegliessimo questo approccio?”
Esempi per i Folletti Protettori (resistenza al cambiamento)
- “Si, ma… sei sicuro di voler proporre un progetto così innovativo? Immagina quanto lavoro extra ti richiederà…”
- “Sì, è interessante ma… è meglio non rischiare di esporti con nuove idee, e se al tuo capo non dovesse piacere?”
- “Si, ma… perché cambiare un sistema che funziona? Lascia che siano gli altri a sperimentare.”
Esempi per i Folletti Innovatori (invito al cambiamento)
- “Sì, però immagina quanto potresti imparare guidando questo nuovo progetto!”
- “Sì, però pensa a quali porte potrebbe aprirti presentare questa idea al CDA…”
- “Sì, però pensa quanto il tuo team potrebbe evolvere affrontando questa sfida insieme.”
🏖️ Preparazione di Talking with Pixies
Setting
- Ambiente tranquillo e riservato che permetta conversazioni intime.
- Sedie disposte in modo che i gruppi di tre possano lavorare senza disturbarsi.
- Spazio sufficiente per permettere ai folletti di muoversi da un lato all’altro dell’ascoltatore.
Materiali necessari
- Timer o cronometro per gestire i tempi delle diverse fasi.
- Cartellini colorati per distinguere i ruoli (opzionale).
- Lavagna o flipchart per le istruzioni principali.
- Post-it per annotare riflessioni chiave.
- Fogli per appunti personali.
- Campanello o altro segnale sonoro per gestire i cambi di fase.
Adattamenti per facilitare Talking with Pixies da remoto
- Utilizzare breakout rooms per i gruppi di tre.
- Attivare videocamera per mantenere il contatto visivo.
- I folletti possono utilizzare la chat privata tra loro per “sussurrare”.
- L’ascoltatore può chiudere gli occhi per concentrarsi meglio sulle voci.
- Utilizzare sfondi virtuali diversi per distinguere i ruoli.
- Stabilire segnali non verbali chiari per i cambi di fase.
⏳ Tempi e fasi di Talking with Pixies
- [5 min] Preparazione
- invitare i partecipanti ad identificare un obiettivo significativo ma difficile.
- formare gruppi di tre, assegnando i ruoli: un Ascoltatore e due Folletti.
- spiegare la struttura con un esempio personale.
- [2 min] Condivisione dell’obiettivo
- l’Ascoltatore condivide il proprio obiettivo.
- [3 min] Domande di chiarimento
- i Folletti possono fare domande di chiarimento.
- [5 min] La disputa dei Folletti
- il Folletto protettore si posiziona alla destra dell’Ascoltatore, il Folletto innovatore alla sinistra.
- i Folletti sussurrano tra loro, una frase a testa, scambiandosi i motivi per mantenere lo status quo (protettore) o per perseguire il cambiamento (innovatore).
- [5 min] Riflessione finale
- l’Ascoltatore condivide le proprie osservazioni ed emozioni e ringrazia i Folletti.
💥 Consigli pratici ed errori da evitare con Talking with Pixies
Best practice
- Incoraggiare i Folletti a utilizzare il principio “Sì, e…” per costruire sulle idee altrui.
- Mantenere un tono giocoso ma rispettoso.
- Assicurarsi che i Folletti parlino tra loro, non direttamente all’Ascoltatore, e invitare a farlo sottovoce.
- Si combina molto efficacemente con TRIZ (per identificare comportamenti controproducenti), W3 (per pianificare i prossimi passi) e 15% Solutions (per identificare azioni immediate).
Errori da evitare
- Permettere ai Folletti di parlare direttamente all’ascoltatore invece che tra loro.
- Non mantenere i tempi stabiliti per ogni fase.
- Saltare la fase di domande di chiarimento iniziale.
- Lasciare che i Folletti diventino troppo critici o negativi.
- Consentire all’ascoltatore di rispondere ai Folletti.
- Non garantire un equilibrio tra le voci protettive e innovative.
- Permettere che un folletto domini la conversazione.
Gestione criticità
- Se qualcuno si sente a disagio nel ruolo di Folletto, proporre uno scambio di ruoli.
- Per partecipanti scettici, iniziare con esempi leggeri e non troppo personali.
- Intervenire delicatamente se i folletti diventano troppo negativi o aggressivi.
- Se il gruppo è troppo grande, creare più sottogruppi che lavorano in parallelo.