Libera la capacità di prendere iniziative e la leadership in gruppi di qualsiasi dimensione.
Durata media da 90 min a 3 giorni.
A cosa serve?
- Di fronte ad una sfida complessa, Open Space aiuta i partecipanti a liberare la creatività, la capacità di leadership e di auto-organizzarsi.
- L’Open Space permette di coinvolgere tutti nella costruzione della agenda e nell’affrontare le questioni importanti per l’intero gruppo.
- Avendo co-creato l’agenda e liberi di seguire le proprie passioni, i partecipanti si assumeranno molto rapidamente la responsabilità di risolvere i problemi e di passare all’azione.
- Distribuendo tra tutti i partecipanti il controllo della situazione si genererà impegno, innovazione, e determinazione a finalizzare.
- Si può usare Open Space con gruppi ampi… addirittura fino ad un paio di migliaia di partecipanti!

Painting Zen
Un giorno uno studente chiese, “Qual è la parte più difficile di un dipinto?” Il maestro rispose, “La parte più difficile è quella in cui non è dipinto nulla.”
Come funziona?
Invito strutturante
- Invita i partecipanti a farsi avanti per parlare di un problema complesso.
- Invita i partecipanti a co-costruire l’agenda proponendo delle sessioni su argomenti che ritengono interessanti e appassionanti.
- Invita i partecipanti a unirsi a qualsiasi sessione sia di loro interesse.
- Open Space Technology (OST) si fonda su una legge e quattro principi.
- La legge, chiamata “Legge dei due piedi”, regola la partecipazione alle varie sessioni. Essa afferma: “Partecipa a qualsiasi sessione ti interessi, ma se ti accorgi che non stai né imparando né contribuendo, utilizza i tuoi piedi e cambia sessione!”.
- I quattro principi sono “Chiunque venga è la persona giusta”, “Qualsiasi cosa accada è l’unica che poteva accadere”, “Quando comincia è il momento giusto”, “Quando è finita è finita”.
Organizzazione dello spazio e dei materiali
- Sedie disposte in cerchio (o se si è tanti in cerchi concentrici) in una grande sala o in un open space.
- Microfoni per gruppi con più di 40 persone.
- Una grande agenda da riempire: su carta o su una lavagna.
- L’agenda deve avere abbastanza slot per tutte le sessioni simultanee che potrebbero emergere. In linea di massima ci si può aspettare che il 30% dei partecipanti proponga una sessione.
Come distribuire la partecipazione
- Per ogni argomento proposto tutte le persone interessate sono le benvenute.
- Ognuno ha le stesse opportunità di contribuire.
Come configurare i gruppi
- All’inizio tutti in un grande cerchio, oppure in più cerchi concentrici.
- In seguito continuate in gruppi di dimensione variabile auto-organizzati in base agli argomenti dell’agenda.
Passaggi e tempistiche – forma breve [90 min]
- Il leader e/o il facilitatore introduce il concetto dell’OST, la “Legge dei due piedi” e i quattro principi. [5 min]
- Si apre la fase delle proposte! I partecipanti annunciano gli argomenti e scelgono un orario e un luogo dove parlarne. [15 min]
- Chi ha proposto l’argomento facilita la sessione, in modo che ogni singolo gruppo elabori delle proposte e dei piani d’azione. Ciò che emerge va trascritto per essere poi condiviso pubblicamente. [2 round da 30 min o 1 da 60 min]
- Debrief, condivisione dei contenuti emersi, e chiusura. [10 min]
Passaggi e tempistiche – forma lunga [90 min]
- Il leader e/o il facilitatore introduce il concetto dell’OST, la “Legge dei due piedi” e i quattro principi. [20/45 min]
- Si apre la fase delle proposte! I partecipanti annunciano gli argomenti e scelgono un orario e un luogo dove parlarne. [20/30 min]
- Chi ha proposto l’argomento facilita la sessione, in modo che ogni singolo gruppo elabori delle proposte e dei piani d’azione. Ciò che emerge va trascritto per essere poi condiviso pubblicamente. [più round di 60/90 min]
- Debrief, condivisione dei contenuti emersi, e chiusura. [60 min per ciascun giorno]
Suggerimenti e trappole
- Per iniziare si consiglia di leggere “Open space technology. Guida all’uso” scritto dal suo inventore Harrison Owen; in questo testo sono spiegati dettagliatamente tutti gli ingredienti per provare OST per la prima volta.
- Man mano che si ricevono i contributi dei gruppi, scrivere il verbale dell’intero incontro e distribuirlo o condividerlo in un luogo visibile a tutti.
- Nell’introdurre la “Legge dei due piedi”, i quattro principi e i meccanismi dell’OST si consiglia uno stile accattivante e divertente.
- Come facilitatore, quando noti che stai per formulare un giudizio (su ciò che è giusto o sbagliato) o che ti sta venendo un’idea su come poter aiutare: lascia perdere e fai una cosa in meno!
- Un evento senza la “Legge dei due piedi”, ovvero dove l’agenda è creata dai partecipanti ma gli individui non sono liberi di spostarsi da una sessione all’altra… NON è un Open Space!
Variazioni sul tema
- Nella forma lunga, per ottenere maggior coinvolgimento, riproponi tutte le mattine la fase delle proposte.
- Concatena con Celebrity Interview, Appreciative Interview, e/o TRIZ prima di iniziare o 25/10 Crowd Sourcing dopo la chiusura.
- Altre forme di Open Space vengono chiamate Unconferences o BarCamp.
Obiettivi di Open Space Technology
- Stimola l’attivazione, genera energia e determinazione e fa emergere una leadership condivisa.
- Affronta problemi o conflitti apparentemente inestricabili grazie all’auto-organizzazione.
- Assicura che TUTTE le questioni che i partecipanti considerano importanti siano tenute in considerazione, integrate nell’agenda e affrontate.
- Dà ai partecipanti la possibilità di prendersi la responsabilità per affrontare le questioni a cui tengono e di avere un ruolo in ciò che avverrà.
Casi d’uso ed esperienze sul campo
- Per riunioni di management di ogni tipo.
- Alison Joslyn ha lanciato una trasformazione aziendale invitando tutti gli impiegati ad una sessione di Open Space di tre giorni.
- Chris McCarthy utilizza Open Space per orientare la collaborazione tra i membri creativi dell’Innovation Learning Network.
- A seguito di una fusione, per far incontrare tutti gli impiegati delle due imprese per dar forma tutti assieme alle fasi successive.
- Per condividere prototipi innovativi in ambito IT e promuovere un’azione collaborativa tra i diversi partner.
Crediti
Inventato da Harrison Owen (vedi “Open space technology. Guida all’uso“). La forma breve è stata riadattata per le Liberating Structures da Henri Lipmanowicz e Keith McCandless.